gennaio 28, 2017 -
Analisi,Pensieri
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Sfiducia o sfidarsi?
Questa settimana mi sono ritrovata ad avere dei compiti da fare di un certa complessità che mi hanno portato una serie di domande, non troppo lontane da quelle di qualche mese fa. Uno di questi compiti, è stato pensato per costringerci a lavorare con dei paletti ben precisi, per abituarci a sviluppare "a comando" delle idee, anche in momenti di crisi.
Ho, quindi, deciso di fare un soggetto per una sceneggiatura di genere fantasy o fantascientifico, giusto per aggiungere alla difficoltà di riuscire a creare una storia di poche tavole, un mio problema personale. In entrambi i generi, infatti, è necessario costruire tutto un mondo prima di arrivare a poter cominciare a pensare alla storia vera e propria che è la cosa che più amo e, allo stesso tempo più odio, della scrittura.
Come già avevo detto in un post di sfogo sul blog, credo che sia molto difficile lavorare con un tempo limitato a qualcosa che va creato fin nei minimi dettagli.
Per capirci, sto pensando al mondo nel quale calare la storia più o meno da una settimana. Negli ultimi giorni ho lasciato perdere i dettagli per cominciare a considerare le vicende che voglio sceneggiare e ho inizato a sbattere la testa contro il numero di tavole che mi è stato dato per svilupparla. Credo di aver limato, aggiustato e ridefinito la storia di partenza almeno quattro volte. Il risultato non mi fa impazzire come la prima idea che mi era passata per la testa, ma la trovo abbastanza interessante da volerci lavorare su. Peccato che per poter scendere più nel dettaglio ho bisogno di tornare di nuovo su quello che avevo lasciato in sospeso nella creazione del mondo: ad ogni nuova possibilità che mi viene in mente, devo andare a rimettere mano alla base originale perchè le cose non funzionano bene o mi rendono la vita troppo difficile.
Per capirci, sto pensando al mondo nel quale calare la storia più o meno da una settimana. Negli ultimi giorni ho lasciato perdere i dettagli per cominciare a considerare le vicende che voglio sceneggiare e ho inizato a sbattere la testa contro il numero di tavole che mi è stato dato per svilupparla. Credo di aver limato, aggiustato e ridefinito la storia di partenza almeno quattro volte. Il risultato non mi fa impazzire come la prima idea che mi era passata per la testa, ma la trovo abbastanza interessante da volerci lavorare su. Peccato che per poter scendere più nel dettaglio ho bisogno di tornare di nuovo su quello che avevo lasciato in sospeso nella creazione del mondo: ad ogni nuova possibilità che mi viene in mente, devo andare a rimettere mano alla base originale perchè le cose non funzionano bene o mi rendono la vita troppo difficile.
Per quanto adori questo metodo di lavoro, questi generi e creare qualcosa dal nulla (o quasi), mi sono andata ad infilare in un macello, visto che questo soggetto non è l'unica cosa che ho da fare. Quindi mi sorge spontanea una domanda... perchè?
Cerco sempre di non andare sul sicuro, di sperimentare cose nuove, di continuare a lavorare su quello che mi riesce peggio, ma è davvero il caso di farlo ora? Per carità, sto frequentando una scuola, non rischio niente a provare, a parte tirare fuori qualche cazzata megagalattica. Ho degli ottimi professori che possono guidarmi e darmi consigli, quindi, in questo caso, potrei comunque cercare di risistemare gli errori, anche se vorrebbe dire sommare ai vari compiti anche le correzioni.
Tuttavia mi scoccia non riuscire a presentare qualcosa che mi soddisfi. Mi sembra di fallire su tutta la linea, anche se poi il lavoro è decente.
Essere così critica è una buona cosa? Mi sto dando la zappa sui piedi come mio solito? Non lo so proprio. Se può essere un buon modo per migliorarmi sono più che contenta di sbattermi un po'di più, ma ne vale almeno la pena?
Continuo ad avere la sensazione di sbagliare qualcosa a monte, proprio nel metodo di lavoro.
Tuttavia mi scoccia non riuscire a presentare qualcosa che mi soddisfi. Mi sembra di fallire su tutta la linea, anche se poi il lavoro è decente.
Essere così critica è una buona cosa? Mi sto dando la zappa sui piedi come mio solito? Non lo so proprio. Se può essere un buon modo per migliorarmi sono più che contenta di sbattermi un po'di più, ma ne vale almeno la pena?
Continuo ad avere la sensazione di sbagliare qualcosa a monte, proprio nel metodo di lavoro.
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